LA NOSTRA STORIA
La nostra cucina ha tradizioni di famiglia dal 1948, da quando nonna Luigia che qui abitava e vendeva vino, decise di aprire la sua casa, già allora con "le finestre verdi" ai viaggiatori di passaggio, per lo più diretti al mercato ortofrutticolo di Giugliano, desiderosi di un pasto caldo per accompagnare il "vinello" della casa. Di madre in figlia e coinvolgendo più generazioni, la famiglia Iodice inizia allora il suo cammino nella ristorazione.
Oggi, in cucina, Laura e Luisa, nipoti di Luigia, custodiscono e fanno rivivere quel mondo nei piatti che arrivano in tavola, mentre i loro mariti, Giacomo e Guido, si occupano dell′accoglienza, dei vini, della ricerca e della sicurezza delle materie prime. Le ricette arrivano dai quaderni di famiglia o Sovvengono dai ricordi e dai racconti di casa. Si ispirano per lo più ai prodotti e alle usanze del territorio ma non solo. Nelle case di quel tempo la tavola era il legante sociale, famigliare e culturale più importante. La cucina seguiva le stagioni, le festività religiose o pagane, i giorni della settimana che volevano le polpette di giovedì, il bollito di sabato, pesce di venerdì e nei giorni di magro..., le donne decidevano la mattina stessa al mercato cosa avrebbero cucinato scegliendo i prodotti più freschi e più convenienti. Consueti gli scambi da orto a orto, gli omaggi di leccornie tra amici e parenti sposati altrove o emigrati in altre terre per cercare lavoro. Le loro visite di ritorno erano sempre festeggiate a tavola e mentre riassaporavano i piatti di cui avevano sentito nostalgia, introducevano sulle nostre tavole novità e abitudini di altrove: risotti, formaggi, vini ... che ancora riconosciamo come "di altre terre" ma di cui non sapremmo più privarci perché ormai consueti anche sulla nostra tavola.
Come allora, a casa di nonna Luigia, il nostro menu viene pensato e lavorato fresco ogni giorno. Salutate sempre le feste con le tradizioni del territorio: pastiera, tortano, ricotta salata, buoni affettati, agnello: obbligati a Pasqua; insalata di rinforzo, scarole stufate con uvetta e pinoli, struffoli, rococò nei giorni che precedono il Natale; chiacchiere, migliaccio dolce, polenta fritta a Carnevale... Le verdure e i prodotti della terra sono il perno centrale su cui ruota l′identità del nostro territorio, per secoli a vocazione agricola e quindi anche della nostra cucina che può disporre di un ricettario atavico e infinito di zuppe, minestre, contorni. I dolci, tutti preparati da Laura e Luisa: quelli della tradizione arrivano dai quaderni di famiglia, quelli di nuova generazione frutto del loro cammino successivo, dell′esperienza maturata, della curiosità e l′amore per le cose buone. In tavola portiamo sempre il trascorrere delle stagioni: porcini freschi a ottobre; tartufo, castagne e vino novello a novembre, il torrone "ai morti"; fave e piselli a primavera, i pomodorini del Vesuvio quando il sole si fa caldo... In ogni stagione cura e attenzione alla selezione di tutte le materie prime: l′olio, sempre italiano ed extravergine; il pane, sempre con lievito madre e solo da fornitori sicuri; le paste di grano duro di Gragnano o quelle fresche, fatte da noi, con farine selezionate di grano italiano e uova biologiche. In ogni piatto i ricordi, le tradizioni o le nuove scoperte ma sempre il sapore e il calore della "casa del sud " che ora come allora vuole accogliere e rifocillare ma anche un po′ viziare i suoi ospiti.